89-51 Vita di S. San GASPARE del BUFALO PREDICA A VALLECORSA SANTA MARIA DE MATTIAS
89-51 Vita di S. San GASPARE del BUFALO PREDICA A VALLECORSA SANTA MARIA DE MATTIAS
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S. Gaspare predica a Vallecorsa e conquista la giovane Santa Maria de Mattias.
Vallecorsa era uno dei paesi che più avevano
sofferto della piaga del brigantaggio tanto che moltissime famiglie avevano subito lutti a
causa di esso. à proprio qui che avvenne nel
1822 il primo incontro tra S. Gaspare e la giovane Maria de Mattias, nata nel 1805 e destinata anch'essa a diventare santa. Quando fu
deciso di fondare a Vallcorsa una casa della
congregazione, tutta la popolazione concorse
alla edificazione e Maria si distinse nel trasporto delle pietre da costruzione. Ella ascoltava rapita le prediche del santo e le sembrava
che con le sue parole egli la invitasse a consacrarsi a Gesù. Una volta partito S. Gaspare,
Maria maturò la sua vocazione ma era incerta
tra la vita di clausura e quella di apostolato
attivo. Il santo aveva già intenzione di fondare
un ramo femminile della sua congregazione e
aveva trovato nella contessa Bentivoglio la
persona adatta per iniziare la vita delle
Adoratrici del Preziosissimo Sangue, ma
essendo essa morta prematuramente, vide nella
vocazione di Maria de Mattias un segno della
Provvidenza e in una successiva visita a
Vallecorsa ricevette l'assenso della giovane.
Fu però soltanto nel 1839 che Maria, ormai
libera da legami familiari, poté realizzare la
sua vocazione diventando la fondatrice e la
prima superiora delle Adoratrici fino alla
morte nel 1866. Nel 1969 è stata beatificata e
nel 2003 è seguita la sua canonizzazione. |
89-52 Vita di S. San GASPARE del BUFALO CON MISSIONARI SOTTO OMBRELLO
89-52 Vita di S. San GASPARE del BUFALO CON MISSIONARI SOTTO OMBRELLO
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S. Gaspare e due missionari sono costretti a stare in tre sotto un ombrello per la grande povertà dell'istituto.
Nel marzo del 1823 S. Gaspare con due compagni si recò a predicare la missione a
Piperno, oggi Priverno, dove i tre missionari
giunsero sotto un rovescio d'acqua. A causa
della povertà della congregazione, in tre avevano un solo ombrello e arrivarono alla cattedrale inzuppati e coperti dagli schizzi di
fango. Ciononostante dettero subito inizio
alla missione così come si trovavano e questa
prova di abnegazione conquistò il popolo
contribuendo non poco al successo della loro
predicazione. Da Piperno S. Gaspare inviò
Don Giuseppe Marchetti a predicare nella
vicina località di Maenza e, quando egli osservò che non aveva mai tenuto missioni
prima di allora, S. Gaspare lo tranquillizzò
con la sua benedizione. Il sacerdote si recò a
Maenza e predicò, pur senza alcuna preparazione, in modo tale da entusiasmare l'uditorio
e quando lo riferì al santo questi si limitò a
osservare che il Signore premia sempre l'ubbidienza. |
89-53 Vita di S. San GASPARE del BUFALO PRECIPITA IN UNA SCARPATA E RIMANE ILLESO
89-53 Vita di S. San GASPARE del BUFALO PRECIPITA IN UNA SCARPATA E RIMANE ILLESO
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S. Gaspare precipita con il cavallo imbizzarrito in una scarpata e rimane miracolosamente illeso.
Il 1823 fu per S. Gaspare un anno doloroso per
la morte del papa Pio VII che era stato il suo
più alto protettore. L'anno seguente fu per lui
molto faticoso sia per la malferma salute, sia
per i numerosi impegni pastorali ai quali
attendeva anche fuori della frontiera meridionale dello Stato Pontificio, e cioè a Gaeta e nei
paesi limitrofi che appartenevano al Regno
delle Due Sicilie. Nel marzo, dopo aver predicato la missione a Guarcino e gli esercizi spirituali a Sora, mentre ne ritornava ed era giunto presso l'abbazia di Casamari, il suo cavallo
si imbizzarrì e precipitò in una scarpata, trascinandolo per un buon tratto; la Provvidenza
però lo proteggeva perché nonostante la brutta avventura Gaspare rimase illeso. |
89-54 Vita di S. San GASPARE del BUFALO PREVEDA LA NASCISTA DI CONGREGAZIONE FEMMINILE
89-54 Vita di S. San GASPARE del BUFALO PREVEDA LA NASCISTA DI CONGREGAZIONE FEMMINILE
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S. Gaspare prevede la nascita di una congregazione femminile per la diffusone della spiritualità del sangue di Cristo.
Ancor prima di fondare la congregazione dei
Missionari del Preziosissimo Sangue, S.
Gaspare aveva cominciato a pensare alla formazione di un ramo femminile che si occupasse in particolare dell'apostolato fra le giovani e, durante la sua prigionia, aveva abbozzato con l'amico Albertini una regola per le
suore e aveva individuato nella contessa
Caterina Bentivoglio di Bologna la persona
adatta a guidare la nuova istituzione. La Provvidenza dispose altrimenti perché la Bentivoglio mori prematuramente e l'onore di essere la confondatrice delle Adoratrici del
Preziosissimo Sangue toccò a Maria de Mattias, una giovane di Vallecorsa che era rimasta
colpita dalla predicazione di S. Gaspare già
nel 1822 e che si era preparata al grande compito sotto la direzione di Don Giovanni
Merlini, ma che solo nel 1839 poté realizzare
l'aspirazione di entrambi alla fondazione del ramo femminile. |
89-55 Vita di S. San GASPARE del BUFALO CONTEMPLA IL PRESEPE E APPARE IN VISIONE
89-55 Vita di S. San GASPARE del BUFALO CONTEMPLA IL PRESEPE E APPARE IN VISIONE
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Mentre S. Gaspare contempla il presepe, gli appare in visione la sua stessa immagine con due croci sulle spalle.
L'anno santo 1825 fu per S. Gaspare un anno
di tribolazioni ben simboleggiate dalla doppia
croce che gli apparve caricata sulle sue spalle
mentre pregava davanti al presepe. Infatti il
nuovo papa Leone XII, pur animato da buone
intenzioni, voleva mutare il nome della congregazione sostituendo al Preziosissimo Sangue il Santissimo Redentore; inoltre fu raggiunto da calunnie nei confronti di S. Gaspare
il quale però poté dimostrarne l'infondatezza
ottenendo anche il ripristino del nome. I suoi
avversari allora convinsero il papa ad affidargli un incarico prestigioso per impedirgli di
predicare e Leone XII disegnò di mandarlo
come nunzio in Brasile ma Gaspare riuscì ad
evitare anche questo pericolo mentre non poté
evitare l'incarico affidatogli presso la Congregazione di Propaganda Fide che ricoprì
con dedizione, pur sospirando la sua attività
di missionario. Infine il papa si lasciò convincere a lasciarlo ritornare alla sua diletta predicazione nel 1826. |
89-56 Vita di S. San GASPARE del BUFALO VA IN ESTASI CONTEMPLANDO IL CROCIFISSO
89-56 Vita di S. San GASPARE del BUFALO VA IN ESTASI CONTEMPLANDO IL CROCIFISSO
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S. Gaspare più volte va in estasi contemplando il Crocifisso.
S. Gaspare fu dotato del dono dell'estasi tipico dei grandi mistici: estasi è una parola greca
che alla lettera significa fuorì di sé nel senso
che l'esperienza estatica conduce chi la prova
al di fuori del regno dei sensi in un'intima
unione con Dio. Gaspare ebbe più volte questa esperienza, sia durante la celebrazione
della messa, sia nella contemplazione del
Crocifisso e nella riflessione sulle sofferenze
e sulle piaghe di Gesù. Il santo, che aveva
voluto intitolare la sua fondazione al Preziosissimo Sangue, non poteva non immedesimarsi nel Cristo sofferente al punto da essere rapito in estasi nel contemplarne l'immagine. In vari episodi dopo la predica si cercò
S. Gaspare e lo si trovò in estatica contemplazione del Crocifisso o in adorazione del
SS. Sacramento, incurante di ogni richiamo esterno. |
89-57 Vita di S. San GASPARE del BUFALO SVIENE IN PIAZZA S. PIETRO DOPO RIMPROVERO DAL PAPA
89-57 Vita di S. San GASPARE del BUFALO SVIENE IN PIAZZA S. PIETRO DOPO RIMPROVERO DAL PAPA
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S. Gaspare sviene in piazza S. Pietro dopo aver ricevuto un rimprovero dal papa al quale avevano riferito false calunnie su di lui.
Nel 1829 morì papa Leone XII e gli successe
Pio VIII sotto il quale gli avversari di S. Gaspare tornarono all'attacco contro di lui e la
sua congregazione, sostenendo che per convertire gli animi occorreva convincerli con il
ragionamento, senza far ricorso agli apparati
esteriori di cui si compiaceva la Congregazione del Preziosissimo sangue. In occasione di una pubblica udienza papale S. Gaspare
era tra i presenti e si sentì apostrofare in malo
modo da Pio VIII che gli rimproverò la superbia e gli revocò tutte le facoltà concesse alla
sua congregazione. Gaspare ne rimase sconvolto e, uscito dall'udienza, dovette appoggiarsi ad una colonna per non cadere a terra
svenuto. Attribuì comunque la reprimenda
papale alle false informazioni e alla cattiva
salute del pontefice tanto da piangerne amaramente la morte avvenuta di lì a poco, dopo
comunque che Pio VIII si era ricreduto sul
suo conto permettendogli di continuare la sua attività. |
89-58 Vita di S. San GASPARE del BUFALO A VEROLI GUARISCE UNA DONNA
89-58 Vita di S. San GASPARE del BUFALO A VEROLI GUARISCE UNA DONNA
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A Veroli S. Gaspare viene toccato nelle vesti da una donna affetta da emorragia e lei guarisce.
Tra i vari miracoli attribuiti a S. Gaspare
ancora in vita ve ne è uno che ne fa una sorta
di figura cristologia perché ripete il gesto di
Gesù che guarisce l'emorroissa. Nel marzo
1830 il santo si trovava a Veroli impegnato
nella sua solita attività di predicazione della
sacra missione e già godeva fama di taumaturgo perché la voce popolare riportava da
una bocca all'altra la notizia dei prodigi da lui
operati. Una donna che soffriva da tempo di
ricorrenti emorragie, avendo fede nella sua
potenza taumaturgica, gli si accostò e toccò la
sua veste riportando la guarigione dal suo male. |
89-59 Vita di S. San GASPARE del BUFALO CHIAMA UN UOMO ALLA CONFESSIONE E MUORE
89-59 Vita di S. San GASPARE del BUFALO CHIAMA UN UOMO ALLA CONFESSIONE E MUORE
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Dal confessionale S. Gaspare chiama un uomo che attende il suo turno, dopo la confessione il penitente muore.
S. Gaspare era dotato del dono della preveggenza e in particolare poteva leggere negli
altri i segni della morte imminente. Nell'agosto del 1832 predicava la missione a
Sermoneta e, oltre al ministero della parola,
non mancava di esercitare anche quello della
penitenza nel confessionale. Un giorno, mentre una fila di persone attendeva di essere confessata da lui, Gaspare uscì dal confessionale
e fece cenno ad un uomo che attendeva quasi
in fondo alla fila di avvicinarsi scavalcando
quelli che lo precedevano. L'uomo si confessò e, poco dopo aver ricevuto l'assoluzione, si
sentì male e morì nella chiesa stessa. Gaspare
lo aveva previsto e aveva voluto che quell'uomo si confessasse subito perché potesse
morire riconciliato con Dio. |
89-60 Vita di S. San GASPARE del BUFALO CONVINCE UNA DONNA AL PERDONO
89-60 Vita di S. San GASPARE del BUFALO CONVINCE UNA DONNA AL PERDONO
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Mettendosi in ginocchio e mostrando il Crocifisso, S. Gaspare convince una donna a perdonare l'uccisore della figlia.
I prodigi compiuti da S. Gaspare non riguardarono soltanto il campo della materia, come
le guarigioni o le moltiplicazioni del vino,
della cera e del denaro, ma anche il regno
dello spirito. Così grande era la sua influenza
sugli animi che riusciva nella riconciliazione
anche là dove si sarebbe creduto umanamente impossibile. È il caso che si verificò a
Zagarolo nel 1833: qui un giovane aveva
ucciso una ragazza che lo aveva respinto e,
una volta in carcere, si era pentito e aveva
implorato il perdono dalla madre di lei che si
ostinava comprensibilmente a rifiutarglielo.
S. Gaspare, venuto a conoscenza del tragico
episodio, si prese a cuore la causa del giovane assassino e con calde e appassionate parole riuscì a convincere la madre della ragazza
uccisa a concedergli il perdono invocato. |