89-31 Vita di S. San GASPARE del BUFALO CON BEVANDA AVVELENATA
89-31 Vita di S. San GASPARE del BUFALO CON BEVANDA AVVELENATA
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S. Gaspare è avvisato dai compagni che la bevanda offertagli è avvelenata, lui la benedice e la bevanda diventa innocua.
Durante il 1818 S. Gaspare si dedicò alle missioni tra le Marche e la Romagna. In quest'ultima provincia erano molto presenti e
attive le sette massoniche e la carboneria che
il santo affrontò con grande determinazione.
Durante le missioni a Forlimpopoli e a Meldola da un lato riuscì ad ottenere con la parola e con i prodigi operati delle straordinarie
conversioni, tanto che molti degli affiliati alle
sette consegnarono le armi e i loro simboli.
Dall'altro lato però la sua attività gli attirò
l'avversione degli irriducibili che lo fecero
oggetto di minacce e di un tentativo di avvelenamento. Infatti a Meldola pare che gli
fosse offerta una bevanda che i suoi compagni
ritennero potesse essere avvelenata e lo misero in guardia dal berla, ma Gaspare la benedisse e la sorbì senza riportare alcuna conseguenza negativa. |
89-32 Vita di S. San GASPARE del BUFALO PREDICA E VIENE ASCOLTATA A VARI CHILOMETRI DI DISTANZA
89-32 Vita di S. San GASPARE del BUFALO PREDICA E VIENE ASCOLTATA A VARI CHILOMETRI DI DISTANZA
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S. Gaspare predica e alcuni anticlericali lo sentono a vari chilometri di distanza.
Tra i doni di cui S. Gaspare fu dotato vi fu la
capacità di essere sentito anche a grande
distanza. In un'epoca in cui ancora la tecnologia non aveva offerto agli oratori l'ausilio
dei microfoni e degli altoparlanti, per una predicatore era essenziale possedere una voce
forte e chiara così da farsi udire dal maggior
numero possibile di persone. La voce di
Gaspare però era debilitata dall'eccessivo utilizzo nella predicazione ma, nonostante questa debolezza, egli riusciva a farsi sentire
anche a grande distanza dal luogo in cui predicava. Questo prodigio è attestato non soltanto da persone fedeli, come il monaco
Gregorio Ambrosi di Fabriano che lo udì predicare a un quarto di miglio di distanza, ma
anche dagli increduli, come alcuni settari di
Forlimpopoli che si erano chiusi in una casa
con le finestre sbarrate a varie miglia dal
luogo dove Gaspare predicava; eppure riuscirono a sentirlo e, spinti dalla curiosità, lo raggiunsero sulla piazza dove finirono per convertirsi |
89-33 Vita di S. San GASPARE del BUFALO IN BILOCAZIONE UBIQUITA'
89-33 Vita di S. San GASPARE del BUFALO IN BILOCAZIONE UBIQUITA'
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In bilocazione S. Gaspare è visto predicare in piazza e confessare in chiesa contemporaneamente.
Un altro dei carismi per i quali S. Gaspare
andò famoso è quello della bilocazione che
già si era manifestato con S. Antonio di
Padova. La bilocazione consiste nel fatto di
poter essere per divina concessione contemporaneamente in più luoghi. In almeno due
tale prodigioso sdoppiamento che sconvolge i
principi della fisica fu constatato per S. Gaspare. Nella prima a Meldola egli fu visto
nello stesso tempo predicare sulla piazza della
chiesa e all'interno della stessa mentre ascoltava le confessioni. Ancora più eclatante è la
seconda bilocazione verificatasi non nella
stessa località ma tra Spello e Roma. Infatti a
Spello erano scoppiati dei contrasti tra i fratelli dell'Oratorio e Gaspare si presentò fra
loro a riportare la pace, eppure in quello stesso giorno e momento egli si trovava a Roma intento di predicare. |
89-34 Vita di S. San GASPARE del BUFALO FLAGELLANDOSI DURAMENTE OTTIENE CONVERSIONE DI PECCATORE
89-34 Vita di S. San GASPARE del BUFALO FLAGELLANDOSI DURAMENTE OTTIENE CONVERSIONE DI PECCATORE
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Flagellandosi duramente S. Gaspare ottiene la conversione in extremis di un peccatore ostinato.
S. Gaspare non indietreggiava davanti a nessun sacrificio e a nessuna sofferenza personale pur di salvare le anime. Trovandosi a San
Ginesio nelle Marche venne a conoscenza che
un prete del luogo si era allontanato dalla
chiesa e da anni non si accostava ai sacramenti. Il sacerdote era ormai in punto di
morte ma persisteva nella sua apostasia quando Gaspare gli fece visita e lo esortò alla conversione. Poiché il moribondo non volle
ascoltarlo, Gaspare prese la disciplina e
cominciò a flagellarsi duramente, dicendo nel
frattempo: "Io mi flagello per i tuoi peccati e
non smetterò fino a quando la grazia non avrà
trionfato". In effetti con l'esempio dell'autopunizione inflittasi, Gaspare riuscì a vincere
le resistenze del prete che morì riconciliato con la chiesa. |
89-35 Vita di S. San GASPARE del BUFALO PREDICA GRANDI DIFFICOLTA' NELLA VITA
89-35 Vita di S. San GASPARE del BUFALO PREDICA GRANDI DIFFICOLTA' NELLA VITA
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Ad un missionario che vuole uscire dalla congregazione, S. Gaspare predice le grandi difficoltà che incontrerà nella vita.
S. Gaspare possedeva anche il dono della preveggenza che gli consentiva di predire ciò che
sarebbe avvenuto, particolarmente ai membri
della sua congregazione. Il suddiacono Domenico Silvestri, quando Gaspare gli disse che
una volta ordinato prete avrebbe dovuto predicare nelle missioni, gli fece notare che aveva
un serio impedimento di pronuncia per cui gli
sarebbe stato difficile se non impossibile tenere delle prediche. Il santo allora lo rassicurò
dicendogli che con l'aiuto di S. Francesco
Saverio sarebbe riuscito a predicare e puntualmente la cosa si verificò. Così, ad un giovane
da poco entrato nella congregazione e che
voleva uscirne, predisse che avrebbe incontrato molte tribolazioni nella vita secolare, e
anche questa predizione si avverò. |
89-36 Vita di S. San GASPARE del BUFALO BENEDICE BARILE VUOTO
89-36 Vita di S. San GASPARE del BUFALO BENEDICE BARILE VUOTO
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S. Gaspare benedice un barile vuoto, dopo di che la comunità ne spilla ottimo vino per quindici giorni.
Già durante la vita S. Gaspare ebbe meritata
fama di taumaturgo per i numerosi prodigi da
lui compiuti con il favore celeste. Un tale
Michele de Mattias di Vallecorsa avrebbe
voluto piantare del tabacco nel suo appezzamento di terreno, ma per fare ciò occorreva
una speciale autorizzazione che egli chiese
ma che non era ancora arrivata al momento
della semina; così piantò del granoturco la cui
resa era di minor valore e, quando questo era
già cresciuto, arrivò il permesso di piantare il
tabacco. Anche se era ormai troppo tardi per
seminarlo, S. Gaspare gli suggerì di farlo
ugualmente e in effetti il tabacco crebbe in
fretta come se fossero stato piantato tempestivamente. Nella casa di S. Felice di Giano
S. Gaspare operò un prodigio che ricorda
quello delle nozze di Cana: infatti era venuto
a mancare il vino e il santo benedisse il barile vuoto che per quindici giorni offrì dell'ottimo vino alla comunità. |
89-37 Vita di S. San GASPARE del BUFALO DURANTE LA MESSA CATENE D'ORO LO AVVOLGONO
89-37 Vita di S. San GASPARE del BUFALO DURANTE LA MESSA CATENE D'ORO LO AVVOLGONO
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Durante la messa, al momento dell'elevazione, catene d'oro partono dal calice e avvolgono S. Gaspare.
Per S. Gaspare la celebrazione della messa
era un momento di particolare elevazione spirituale. Si accostava all'altare con gioia e tremore per il grande mistero che si sarebbe
compiuto attraverso di lui e si compenetrava
tutto nella funzione sacerdotale che lo accomunava a Cristo Sommo Sacerdote. Più volte
fu rapito in estasi anche fuori della messa
quando era in presenza del Santissimo Sacramento, ma soprattutto il fenomeno si verificava durante la celebrazione e in una occasione fu visto da alcuni astanti circondato da
catene auree che partivano dal calice della
consacrazione, proprio a simboleggiare che il
sacerdote è alter Christus. |
89-38 Vita di S. San GASPARE del BUFALO AUMENTA IL PESO DELLE CANDELE
89-38 Vita di S. San GASPARE del BUFALO AUMENTA IL PESO DELLE CANDELE
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S. Gaspare aumenta il peso delle candele dopo l'uso per la processione del Santissimo Sacramento.
In una occasione in cui S. Gaspare predicava
la missione a Spello, si verificò un particolare prodigio. In quel luogo vi era l'uso per le
cerimonie religiose di comperare la cera a
calo, cioè i fornitori portavano un certo quantitativo di candele che venivano pesate prima
della funzione e dopo, restando alla chiesa di
pagare la differenza riscontrata. Dopo una
lunghissima seduta di predicazione e di preghiera presieduta da S. Gaspare, fu pesata la
cera avanzata che risultò essere in quantità
maggiore di quando era stata pesata prima
della funzione, come testimoniarono gli stessi negozianti che l'avevano fornita. |
89-39 Vita di S. San GASPARE del BUFALO SPIRITO SANTO COLOMBA SUL CAPO
89-39 Vita di S. San GASPARE del BUFALO SPIRITO SANTO COLOMBA SUL CAPO
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Durante una predica i fedeli vedono sul capo di S. Gaspare lo Spirito Santo sotto forma di colomba.
La predicazione di S. Gaspare era spesso
accompagnata da singolari segni della grazia
divina. Una volta che teneva la sacra missione a Rieti e predicava alla presenza del vescovo della città, fu vista una colomba volteggiare intorno alla sua testa e gli astanti vi riconobbero una chiara manifestazione dello
Spirito Santo che si compiaceva del suo
servo. Nella stessa occasione mentre predicava nel duomo senza che vi fossero segni di
maltempo, un fulmine si scaricò nella chiesa
attraversandone la volta ma senza provocare
alcun danno e anche in questo evento fu visto
un segno della grazia divina che si manifestava alla presenza di S. Gaspare. |
89-40 Vita di S. San GASPARE del BUFALO COMPAIONO TRE LUMINOSE STELLE SUL CAPO
89-40 Vita di S. San GASPARE del BUFALO COMPAIONO TRE LUMINOSE STELLE SUL CAPO
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89-40 xRetro
89-40 xRetro
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